Ci sono parecchi miti che circondano il tradimento, argomento tanto delicato quanto universale.
Di tradimento si parla nei caffè, nei salotti televisivi, nei romanzi… Lo spettro del tradimento si aggira nelle menti di molte persone. In genere, abbiamo un’idea precisa di cosa sia un tradimento e perché le persone siano portate a tradire. Ma come ogni idea, porta con sé dei falsi miti che non corrispondono alla realtà. Ecco allora che è il momento di fare chiarezza, smontando cinque di questi miti…
Mito n. 1: “Se mi ama davvero, non mi tradisce”
Questo è probabilmente il più diffuso tra i falsi miti. L’idea è semplice: amore e fedeltà devono necessariamente andare a braccetto. Eppure, la realtà è più complicata. Esistono mille motivi per cui una persona può tradire, e l’amore (o la sua mancanza) non sempre è il fattore determinante. A volte, il tradimento nasce da insicurezze personali, dalla noia, dal desiderio di sentirsi desiderati o semplicemente da opportunità inaspettate. Anzi, diverse ricerche dimostrano che il tradimento avviene anche in coppie che manifestano vicinanza sia fisica che emotiva e dichiarano di amarsi (Castellano, Velotti., Zavattini 2010). Quindi, no, tradimento non significa automaticamente che l’amore è finito. Potremmo dire che l’amore è una variabile indipendente nell’equazione del tradimento.
Mito n. 2: “Una volta traditore, sempre traditore”
Questo falso mito ha l’eleganza di una sentenza, secca e definitiva. Una volta che qualcuno ha tradito, ecco che viene marchiato a fuoco come traditore perenne. Ma le persone sono più complesse di così. Il contesto, le circostanze, persino la fase di vita in cui si trovano possono influenzare i comportamenti. Non siamo esseri fissi, incastonati in un destino già scritto. Le esperienze possono insegnare, cambiare la nostra visione del mondo e influenzare il modo in cui ci relazioniamo agli altri. Quindi, no, non è detto che chi ha tradito una volta lo rifarà per forza. Dipende, come tutto nella vita.
Mito n. 3: “Gli uomini tradiscono più delle donne”
Il vecchio stereotipo sessista non vuole morire. Secondo questa leggenda metropolitana, gli uomini sono delle specie di predatori sessuali, incapaci di tenere a freno i propri impulsi. Le donne, d’altro canto, sarebbero angeli di virtù immacolata, pronte a tradire solo in rari casi di disperazione emotiva. Se negli anni passati i dati potevano essere effettivamente a sfavore del genere maschile, oggi i dati riportano che, i tassi di infedeltà di uomini e donne convergono progressivamente, soprattutto nei soggetti sotto i quarant’anni di età (Palazzo 2020). E non si tratta di una questione genetica o biologica, bensì di contesto sociale, culturale e personale. Per non parlare del fatto che, storicamente, le donne sono state spesso giudicate più duramente per i loro tradimenti, il che ha portato molte di loro a essere più discrete (o semplicemente a non essere scoperte). Insomma, niente superiorità morale in base al genere.
Mito n. 4: “Se c’è tradimento, la coppia è spacciata”
Il tradimento è sicuramente uno scossone tremendo per una relazione, ma non è necessariamente la fine di tutto. Molte coppie, infatti, trovano il modo di superarlo, e, in alcuni casi, ne escono persino più forti. Il tradimento costringe a mettere tutto sul tavolo, a parlare, a chiarire e, a volte, a riscoprire l’altro. Certo, non tutte le relazioni sopravvivono, ma quelle che ce la fanno spesso lo fanno grazie a un lavoro di riparazione profondo e consapevole. I dati riportano, infatti, che meno del 30% delle coppie attribuisce la causa della fine della relazione al tradimento (Gottman 2017, Monguzzi 2020).Quindi, può esserci speranza anche dopo un tradimento, se entrambe le parti sono disposte a lavorare sodo.
Mito n. 5: “Il tradimento ha conseguenze solo quando viene scoperto”
Il tradimento è tale nel momento in cui accade, indipendentemente dal fatto che il partner ne sia a conoscenza o meno. Pensare che finché non si viene scoperti tutto vada bene è un’illusione pericolosa. Le azioni hanno delle conseguenze, anche se nascoste. Magari la relazione non si incrina subito, ma la distanza emotiva, il senso di colpa e le bugie non restano mai totalmente invisibili. Prima o poi, anche il segreto meglio custodito lascia delle tracce. Quindi, sì, il tradimento esiste e ferisce, anche se nessuno lo scopre (Lawrence Josephs 2021).
Il tradimento è un argomento articolato e, come per tutte le cose complicate, esistono molte più sfumature di quanto si possa immaginare. Le idee che ci costruiamo servono a semplificare la realtà, ma spesso rischiano di farci perdere di vista la complessità delle persone e delle loro motivazioni. Ogni tradimento ha una sua storia, una sua dinamica e le sue conseguenze, e ridurlo a una serie di semplici affermazioni rischia di tenere tutto banale.
Bibliografia
⦁ Palazzo S., (2020). Il Tradimento nella Coppia. Bergamo, Corponove.
⦁ Joseph L., (2018). Infedeltà. Scienza delle relazioni e psicoterapia. Trad. it. Milano, Raffaello Cortina, 2021
⦁ Castellano R., Velotti P., Zavattini G.C., (2010). Cosa ci fa restare insieme? Bologna, il Mulino.
⦁ Covini, Invernizzi, Alagna, Michielon, Ghilardi (2022). Terapia di coppia e tradimento. Frattali n.4
⦁ Gottman J.S., Gottman J.M., (1999). Dieci principi per una terapia di coppia efficace. Trad. it. Milano, Raffaello Cortina, 2017.